Furio Di Castri – Furious Mingus Revisited
Artisti
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Fabio Giachino
Fabio Giachino, tra i più virtuosi giovani pianisti italiani, è tra le figure più interessanti della nuova generazione di pianisti (Premio M. Urbani 2011, C. Bettinardi 2011). Ha collaborato con artisti del calibro di Randy Brecker, Dave Liebman, Gavino Murgia, Javier Girotto ed è stato insignito da alcuni dei premi più importanti a livello Internazionale e Nazionale tra cui Premio Massimo Urbani 2011, Premio C.Bettinardi 2011, Premio speciale Bucharest 2014, “Artist in residency” presso l’Ambasciata Italiana in Copenaghen 2016. La sua visione artistica sconfina i limiti di genere, includendo elementi dell’improvvisazione jazzistica con la musica classica e la produzione elettronica in un unico linguaggio espressivo. É impegnato in un’intensa attività concertistica che lo ha visto esibirsi in tutto il mondo tra cui: Stati Uniti, Giappone, Canada, Libano, Russia, Nepal, Messico, Turchia, Iran, Europa. Tra le esibizioni e collaborazioni principali: R.Brecker, D.Liebman, F.Boltro, F.Di Castri, G.Murgia, P.Heral, J.Girotto, R.Giuliani. Nel 2022 partecipa alla Prima Edizione del Premio Isio Saba per la Creatività e l’Innovazione nella musica jazz, aggiudicandosi un posto nelle fila dei primi tre finalisti della competizione.
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Furio Di Castri
Contrabbassista e compositore, ha iniziato lo studio della musica come trombettista, poi con il basso elettrico e contrabbasso. Registra il suo primo disco nel 1973 a 17 anni (Dedalus – Trident rec.). Dopo un anno vissuto in Tunisia, nel 1978 si stabilisce a Roma dove inizia a suonare nei gruppi di Maurizio Giammarco e di Massimo Urbani. Dal 1979 diventa uno dei contrabbassisti italiani più richiesti come sideman e suona a fianco di Chet Baker, Art Farmer, Walter Davis Jr, Jimmy Knepper, Freddie Hubbard, Kenny Clark, Enrico Pieranunzi, Al Grey, Franco d’Andrea, Tete Montoliu, Sal Nistico, Enrico Pieranunzi, Dave Samuels. Negli anni ‘80 è stato partner regolare del quartetto di Enrico Rava e del trio di Michel Petrucciani. Ha partecipato a concerti e a tournèe internazionali con Dino Saluzzi, Joe Henderson, Chet Baker, John Taylor, Steve Lacy, Lee Konitz, Paul Motian, Joe Lovano, Pharoah Sanders, Charles Lloyd, Ray Anderson, Paul Motian, Tony Oxley, Daniel Humair, Barry Altschul, John Abercrombie, Cristian Escoudè, Philip Catherine, Aldo Romano. Dagli anni ’90 in poi ha suonato accanto a Richard Galliano, Paul Bley, John Surman, John Taylor, Paolo Fresu, Kenny Wheeler, Michael Brecker, Dave Liebman, Andy Sheppard, John Scofield, Franco Ambrosetti, Antonello Salis, Joe la Barbera, Bill Elgart. Dal 2000, oltre ad una intensa attività di sideman, si esibisce con propri progetti e si dedica alla composizione di musiche per laboratori orchestrali, performance di danza, teatro, arte contemporanea e sonorizzazioni di testi letterari – tra cui le collaborazioni con Peppe Servillo, Lella Costa, David Riondino, Piergiorgio Oddifreddi, Valter Malosti, Sosta Palmizi, Stefano Arienti, Pilar Gomez Cossio. Negli ultimi 15 anni, ha continuato a collaborare con Uri Caine, Dave Liebman, Rita Marcotulli, Fabrizio Bosso, Dado Moroni, Javier Girotto, Antonello Salis, Gianluca Petrella, Arve Henrikssen, Jon Balke, Andy Sheppard, Nguyen Le, Perico Sambeat, Boyan Zulfikarpasic, Franco Ambrosetti, Eric Vloeimans. Dal 1990 insegna contrabbasso e ensemble presso la Fondazione Siena Jazz.Dopo avere insegnato nei conservatori di Sassari, Parma, dal 2000 è direttore del Dipartimento di Jazz del Conservatorio di Torino, dove è docente di contrabbasso e composizione. E’ docente di contrabbasso e di basso elettrico al Conservatorio di Genova. Ha tenuto masterclass di contrabbasso, musica d’insieme, improvvisazione e composizione in Scuole di Jazz e Conservatori di Dublino, Den Haag, Parigi, Città del Messico, Buenos Aires, Losanna, Chambery, e varie istituzioni in Italia. Dal 2012 al 2016 è stato ideatore e direttore artistico del Torino Fringe Jazz Festival di Torino (TJF Fringe). Nel 2017 e 2018 ha ideato e diretto il Fringe Jazz festival di Firenze. Ha inciso più di 200 dischi – di cui 20 come leader o co-leader – ed ha eseguito concerti tournèe in tutta Europa oltre che negli Stati Uniti, Canada, Messico, Brasile, Argentina, Cile, Russia, Marocco, Algeria, Tunisia, Senegal, Israele, Turchia, Yemen, Cina, Indonesia, Malesia, Cambogia, Filippine, Singapore, Giappone e Corea.
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Achille Succi
Achille Succi, nato a Modena, è uno dei talenti più interessanti nel panorama dei musicisti italiani. Autodidatta, ha studiato tra l’altro al “Berklee College” di Boston, e a “Siena Jazz”, dove oggi è docente. Saxofonista, clarinettista e compositore è stato recentemente recensito da Bill Shoemaker nel “giornale della Musica” come uno dei musicisti Europei da seguire nei prossimi 10 anni mentre il giornalista Mario Gamba lo descrive come un genio del Jazz Italiano. Fra i molti artisti italiani e stranieri con cui ha collaborato ci sono Uri Caine, Ralph Alessi, Silvie Courvoisier, Steve Swell, Louis Sclavis, Ernst Reijseger, Pierre Dorge, David Liebman, Franco DʼAndrea, Giorgio Gaslini, Ettore Fioravanti, Simone Guiducci e Giancarlo Tossani; con molti di questi ha anche preso parte alla realizzazione di numerose incisioni discografiche, tra cui due CD da leader: “Shivaʼs dance”, “Terra” ed uno in duo con Salvatore Maiore “Pequenas Flores do inferno”. Ha fondato con Fabrizio Puglisi e Alberto Capelli il gruppo “Atman” con cui ha realizzato due lavori discografici (“Atman” e “Puntolinea”), con il pianista Christopher Culpo ha realizzato i Cd “Fresh Frozen”, al quale ha partecipato anche il tubista Oren Marshall, e il recente “Thawing Mammoth”. Nelle pubblicazioni troviamo anche “Three Branches” con l’omonimo trio è Protection Sound” con il JuJu sound di Silvia Bolognesi. Achille Succi è molto attivo anche nel campo dell’alta formazione musicale sin dal 2006; è stato in cattedra di sassofono Jazz al Conservatorio di Brescia, Cagliari e Rodi Garganico; attualmente ha contratti di collaborazione coi principali conservatori del nord Italia: Piacenza, Pesaro, Parma, Ferrara e Genova. Dal 2012 è docente alla Siena Jazz University. Numerosi sono i workshop e masterclass di Jazz e improvvisazione in diversi conservatori e istituzioni musicali italiane ed estere, tra i quali i seminari estivi di Siena Jazz (dal 2001) e la “European Jazz School” a Marburg, Germania, oltre ad essere stato docente di tecniche di improvvisazione al master annuale di clarinetto basso e musica elettronica del Conservatorio di Milano.
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Mattia Barbieri
La sua formazione inizia come allievo di Gary Chaffee, Marco Volpe, Enzo Zirilli, Ettore Fioravanti, Christian Mayer, Roberto Gatto, Aldo Romano.
Inizia l’attività concertistica all’eta di 15 anni, Nel 2000 entra a far parte dell’orchestra giovanile europea diretta da Furio Di Castri con la quale tocca prima la Palestina e successivamente Sarajevo.
Gli viene assegnata dal Maestro Gary Chaffee una borsa di studio per il prestigioso college NewEnglandConservatory di Boston. Nell’ ottobre 2002 collabora con i Realworld Studios di Peter Gabriel a Bath(UK). Lavora saldamente con i MauMau, Fa parte dell’Alboran trio, Suona con il quartetto di Mauro Negri con Bebo Ferra e Marco Micheli.
In trio con Rita Marcotulli. Dal 2011 è membro del gruppo “Memorie di Adriano”, “Uomini in Frac” e “Pensieri e Parole” coolaborando con Peppe Servillo, Furio Di Castri, Rita Marcotulli Fabrizio Bosso e Javier Girotto. Dall’estate 2012 entra nel quintetto di Richard Galliano con Mauro Negri, Gabriele Mirabassi, Nicolas Folmer e Sylvan Le Provost, con i quali suona in tutti i più prestigiosi festival e teatri Europei e mondiali. Collaborazioni: Richard Galliano, Furio Di Castri, Flavio Boltro, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Peppe Servillo, Javier Girotto, Giovanni Falzone, Umberto Fiorentino, Maurizio Gianmarco, Rossana Casale, Franco d’Andrea, Francesco Bearzatti, Stefano Risso, Fabrizio Rat,Gianluca Petrella, Samuel Romano (Subsonica), Paolino dalla Porta, Bojan Z, Nguyen Le,Marco Tamburini, Achille Succi, Bebo Ferra, MauMau, Luca Morino, Max Carletti, Alberto Mandarini, Emanuele Cisi, Claudio Filippini, Mario Rosini, Daniele Di Gregorio, Jino Touche, Antonio Marangolo, Monovox, Luca Vicini (bassvicio), Davide Di Leo (boosta), Isabel Sorling, Roberto Melone, Luca Biggio, Diego Borotti, Dino Rubino, Andrea Ayassot, Giorgio Giovannini, Riccardo Ruggieri, Francesco Brini, Danilo Pala, Giorgio Licalzi, Alessandro Maiorino, Federico Marchesano, Lorenzo Corti, Karsten Lipp, Mao e la Rivoluzione.
Il progetto Furio Di Castri– Furious Mingus Revisited, omaggio al celebre batterista Charles Mingus, ti aspetta il 2 ottobre 2022 al Teatro Massimo di Cagliari per la 42° Festival Internazionale Jazz In Sardegna – European Jazz Expo!
Furio Di Castri, tra i principali bassisti e compositori della scena jazz contemporanea in Italia, omaggia nella ricorrenza dei cento anni dalla sua nascita, uno dei compositori jazz più originali e influenti del XX secolo “Charles Mingus”.
Il patrimonio artistico di Mingus torreggia ancora sulla musica contemporanea di oggi come un faro potente, un ispiratore in grado di sparigliare le carte della musica: la sua energia fisica, la forza libertaria della musica, l’originale concezione compositiva intrisa di improvvisazione, l’esaltazione del valore dei singoli esecutori, la sintesi di stili in un unico calderone omogeneo, saldamente governato dalla personalità del leader, e infine la schietta, esplicita carica autobiografica di ogni nota rendono la sua arte un oggetto di inarrestabile potenza espressiva. Del resto nulla, neanche il passare del tempo, può scalfire la posizione occupata da Charles Mingus nella storia del jazz e l’influenza esercitata dal suo lascito musicale, nel quale convivono le radici del blues e l’estetica di Duke Ellington, la forza di Coltrane e la creatività di Charlie Parker, rese uniche e diverse dalla sintesi fattane da Mingus, personalità non meno sovrumana di quella dei suoi modelli.
In questo secondo omaggio a Mingus, il primo fu per il trentennale dalla scomparsa del leggendario bassista. In questa ricorrenza del centenario Di Castri trova l’assist per rispolverarlo in una versione “rivisitata” affiancato da un brillante cast di musicisti.
LINE UP
- Furio Di Castri: contrabbasso
- Giovanni Falzone: tromba
- Achille Succi: sax alto/clarinetto basso
- Fabio Giachino: tastiera/elettronica
- Mattia Barbieri: batteria