Categoria: 44° Festival Internazionale Jazz in Sardegna>6 Ottobre

  • JazzIn’Out w/ DuOud + DJ Set

    JazzIn’Out w/ DuOud + DJ Set

    Vivi una serata speciale all’InOut Music Club, dove il jazz incontra un’atmosfera vivace e accogliente.
    Il locale apre alle 20.30, pronto a offrirti una serata di musica dal vivo, buon cibo e divertimento.

    Il concerto è diviso in due set:

    Primo set: ore 21.45
    Secondo set: ore 22.45
    In apertura e chiusura, fino a tarda notte, i nostri speciali DJ Set.

    Opzioni di accesso all’evento:

    Ingresso: €15
    NB: I possessori di abbonamento all’European Jazz Expo, così come i titolari di biglietti giornalieri del festival, hanno diritto all’ingresso gratuito per la serata del giorno specifico.

    L’offerta della serata include:

    • Tavoli liberi disponibili nella sala (fino a esaurimento posti)
    • Street food di qualità servito fino a tarda sera

    LINE-UP:

    Medhi Haddab: oud/prdoduzione – Smadj: – oud/produzione

    INFO:
    DuOud è un gruppo musicale unico e innovativo con sede a Parigi, Francia, che combina i suoni tradizionali dell’oud con elementi elettronici e contemporanei.

    Il gruppo è composto da due musicisti e produttori di rinomato talento. Mettono in campo le loro abilità ed esperienze individuali per creare un suono davvero unico e accattivante.

    Uno degli aspetti chiave della loro musica è l’uso di suoni elettronici e tecniche di produzione che creano un suono fresco e moderno con l’utilizzo di suoni tradizionali dell’oud mescolandoli ai ritmi elettronici e tecniche di produzione moderne. Questo approccio conferisce alla loro musica un tocco unico e innovativo che li contraddistingue. Mehdi Haddab & Smadj costruiscono un ciclo musicale che da alle proprie radici nordafricane assorbendo e trasformando gli stili musicali contemporanei, breakbeat, techno, jazz, groove e suoni di chitarra rock, facendolo con una tale libertà immaginativa che li distingue dai loro contemporanei.

  • Philip Lassiter

    Philip Lassiter

    LINEUP:
    Phil Lassiter: voce, tromba, tastiere) – Josje Lassiter: Richie Reichgelt: chitarra – Jordy Kalfsvel: tastiere – Glenn Gaddum Jr.: basso elettrico – Niek de Bruijn: batteria

    Trombettista, compositore e arrangiatore, vincitore di 11 GRAMMY, Philip Lassiter è un poliedrico polistrumentista americano immerso nel funk e nella fusion fin dai tempi in cui era trombettista e arrangiatore della sezione fiati nei New Power Generation di Prince. Lassiter affonda le sue radici nel funk del Texas, nel gospel dell’Alabama, nel jazz di New Orleans e nel soul di Nashville.

    Radicato nel Texas Funk, nell’Alabama Gospel, nel New Orleans Jazz e nel Nashville Soul.

    Philip si è rapidamente guadagnato il rispetto come arrangiatore e trombettista di artisti iconici come: Prince, Kirk Franklin, Ariana Grande, Timbaland, Roberta Flack, Jill Scott, Rodney Darkchild Jerkins, Hamilton con Barack Obama, Cece Winans, Kelly Rowland, Fantasia, Anderson Paak, Yelawolf, Queen Latifah, Al Jarreau, Fred Hammond, The Isley Brothers, Marsha Ambrosia, Ledisi, Johnny Lang, Donald Lawrence, Anthony Hamilton, Richard Smallwood, Karen Clarke, Dorinda Clarke Cole, Bebe Winans, Ricky Dillard, Anita Wilson, Natalie Grant, James Fortune, John P Kee, Anthony Brown, Myron Butler & Levi, Regina Belle, Cory Henry e tanti altri.

    Un periodo a St. Louis gli ha portato la bellezza del rumore di una big band e l’orecchio per l’improvvisazione. Il college in Florida ha sfruttato il suo dono alla tromba, gli ha permesso di farsi strada nella salsa e nel merengue e ha affinato la sua naturale abilità come pianista jazz. Otto anni a Dallas sotto l’ala protettrice di alcuni dei musicisti e produttori più talentuosi del mondo. Kirk Franklin, Fred Hammond, Bernard Wright, Bobby Sparks, Snarky Puppy, Erykah Badu e molti altri hanno ulteriormente ampliato la sua notorietà nell’industria gospel e funk. Philthy è stato intriso dell’anima di un salvatore musicale e dell’energia maniacale di un diavolo deliziosamente decadente. Con l’umorismo e il flusso lirico di Slim Shady prima che il mondo della musica lo divorasse, Philthy potrebbe essere il figlio dell’amore di Andre 3000 e Aretha Franklin, con James Brown che ne ha dato la benedizione.

  • Helge Lien trio feat. Tore Brunborg

    Helge Lien trio feat. Tore Brunborg

    LINE-UP:
    Helge Lien – piano – Johannes Eick – contrabbasso – Knut Aalefjær – batteria – Tore Brunborg – sax tenore

    Il pianista norvegese Helge Lien ha creato il suo stile unico con il suo trio: quasi nessun altro trio con pianoforte è in grado di mantenere l’equilibrio tra le tradizioni del jazz classico e l’arte apparentemente all’avanguardia dell’improvvisazione.

    Con istintiva sovranità, lui e i suoi musicisti hanno sviluppato la propria interpretazione del jazz da camera, caratterizzato da timbri armonicamente complessi, persino onirici. Basandosi sulla potenza lirica di Bill Evans e sull’inebriante gioco malinconico di Esbjörn Svensson, Helge Lien crea una varietà di immagini suggestive, che presenta con mano leggera in costante dialogo con Johannes Eick (basso) e Knut Aalefjær (batteria) e che sono sia nelle registrazioni che anche completamente acceso nelle impostazioni live.

    Dopo la svolta con “Hello Troll” nel 2008, Helge Lien si è concentrato sulle proprie composizioni, lasciando ampio spazio al carattere inconfondibile dei membri della sua band – l’ingegnosità di questo trio sembra non conoscere limiti fino ad oggi. Helge Lien, che oltre al suo progetto di trio è anche in viaggio con altri artisti come Silje Nergaard o Adam Bałdych, ha celebrato il 20° anniversario del suo trio nel 2019 – segnato dall’uscita del doppio album “10”, che allo stesso tempo era il suo decimo album in trio.

    L’Helge Lien Trio ha già ricevuto il Grammy Award norvegese (Spellemannprisen) per l’album Hello Troll (2008) ed è stato nominato nel 2002 per l’album Spiral Circle, nel 2011 con Natsukashii e nel 2017 con Guzuguzu. un’energia ritmica che afferma la vita che conferma che il trio di Helge Lien è qui per restare e tra i più squisiti sostenitori della nobile arte del trio con pianoforte.”

    L’ HELGE LIEN TRIO vedrà la partecipazione del pluripremiato sassofonista norvegese Tore Brunborg, insieme presenteranno il nuovo album Funeral Dance.

  • Gary Crosby & Denys Baptiste – “A love supreme”

    Gary Crosby & Denys Baptiste – “A love supreme”

    LINEUP:
    Gary Crosby: contrabbasso – Denys Baptiste: sax tenore – Sultan Stevenson: piano – Rod Youngs: batteria

    l bassista, leader e co-fondatore dei Tomorrow Warriors Gary Crosby (OBE), si unisce al pluripremiato sassofonista Denys Baptiste, vincitore del Mercury e MOBO award, per guidare un quartetto stellare per questa celebrazione musicale di ciò che è ampiamente considerato come il più importante album jazz di tutti i tempi, A Love Supreme di John Coltrane, che in questo anno segna il 60° anniversario della registrazione del disco nel 1964.

    BIO:

    Gary Crosby è uno dei principali contrabbassisti jazz e arrangiatori musicali del Regno Unito. È il fondatore e direttore artistico di Tomorrow’s Warriors, organizzazione inglese per l’educazione alla musica jazz e lo sviluppo degli artisti. Membro fondatore degli originali Jazz Warriors, Gary Crosby è anche un musicista professionista e bandleader, compositore, arrangiatore, produttore discografico. Dirige, tra gli altri, i gruppi di Nu Troop, Guava, Groundation, Jazz Jamaica e Jazz Jamaica All Stars. Crosby ha lavorato con innumerevoli nomi importanti del panorama musicale internazionale accreditandosi nel mondo della critica. Nel 2006 ha ricevuto il prestigioso All Party Parliamentary Jazz Award come miglior ensemble 2006, nel 2007, ha ricevuto il BBC Radio Jazz Award for Services to Jazz, nel 2009 gli è stato assegnato un OBE, tra le onorificenze più importanti del Regno Unito per il suo eccezionale contributo al jazz.

    Il talento colossale di Denys Baptiste, basato su una tecnica potente e sulla capacità di improvvisare in modo fluido e senza sforzo attraverso una vasta gamma di stili musicali, è eguagliato solo dalla sua energia sfrenata capace di trasportare il pubblico in una dimensione a tratti onirica. Un autentico gigante della scena jazz britannica, che spazia dalle armonie più morbide al virtuosismo mozzafiato. Nel corso degli anni, Denys si è trasformato in quello che la rivista Time descrive come “l’icona del jazz britannico”, con un suono distintivo e immediatamente riconoscibile. Solista molto raffinato, si è esibito e ha registrato con alcuni dei più grandi nomi del jazz (e non solo) tra cui McCoy Tyner, Andrew Hill, Ernest Ranglin, Juliet Roberts, Incognito, Jazz Jamaica e tanti altri.

    Sultan Stevenson è uno dei giovani jazzisti più interessanti della Londra odierna. Artisticamente lo si può definire” un prodotto” sia della Julian Joseph Jazz Academy che dei Tomorrow’s Warriors. Fin da giovanissimo studia sotto la guida di rinomati musicisti jazz come Julian Joseph, Gary Crosby, Simon Purcell e Robert Mitchell. Si è diplomato alla Guildhall School of Music e nel marzo del 2023, ha vinto il Parliamentary Jazz Media Award come “Miglior artista esordiente”. Oggi è considerato una delle stelle della sua generazione.

    Nominato ai Premi Mobo dedicati alla musica afroamericana, Rod Youngs si è affermato come uno dei batteristi più espressivi e versatili della scena contemporanea. Per oltre due decenni il suo approccio alla musica è stato onnicomprensivo, coprendo un ampio spettro di generi ma rimanendo saldamente radicato nella tradizione jazz. Originario di Washington D.C., Youngs ha sviluppato un interesse per la musica sin dalla giovane età. Studi alla Howard University dove consegue un Bachelor of Arts in Percussioni applicate, Youngs ha poi continuato alla Eastman School of Music di Rochester, sotto la guida di Keith Copeland. Sin dagli anni formativi, la sua consumata abilità musicale gli ha fruttato un’ampia varietà di collaborazioni, passando dai concerti alle registrazioni per radio, Tv e cinema.