Categoria: Teatro Massimo

  • Le Balentes “Inghiros” @ Teatro Massimo – T.E.

    Le Balentes “Inghiros” @ Teatro Massimo – T.E.

    prodotto dalle Balentes e da Michele Palmas per S’ardmusic e distribuito da EgeaMusic.

    Un ritorno importante per le “nuove” Balentes con un progetto forte, raffinato, identitario e universale. 

    Liriche che raccontano di antichi saperi e di antiche consuetudini, testi e musiche per non dimenticare e per guardare avanti.

    Ogni luogo ha la sua storia. Poco importa l’angolo del mondo in cui si trova o il tipo di vita che i suoi abitanti conducono; è certo che, dai bambini che muovono i primi passi nelle strade polverose, agli anziani che li seguono con sguardi profondi, tutti si sentono legati da sottili trame di vita e tradizioni. Da questa consapevolezza nasce Inghirios: una necessità, un desiderio estremo di custodire le leggende e le magie della Sardegna. È così che raccontiamo la storia della nostra terra: una storia viva, tangibile, che emerge ogni volta che ascoltiamo i racconti dei suoi abitanti, di certo più intensi di quelli dei libri di storia. Ogni brano è una narrazione, un’onda di voci e di gesti, un insieme coeso di suoni e armonie. Condividiamo storie popolari racchiuse in un unico grande racconto, che cambia voce e ambientazione intrecciando tradizioni e lingue diverse (tabarchino, barbaricino, campidanese…) che rivelano la magia dell’isola di Sardegna.

    Dieci brani originali e un’omaggio ad Andrea Parodi con la rivisitazione del brano Pandela, compongono questo intenso progetto ricco di sonorità mediterranee e raffinati arrangiamenti  che accompagnano la straordinaria vocalità delle tre Balentes.

    Inghirios è anche uno spettacolo dove oltre i racconti e le musiche del disco, trovano spazio anche alcune rivisitazioni di brani del repertorio storico delle Balentes.

    Sul palco:

    Stefania Liori voce

    Pamela Lorico voce

    Federica Putzolu voce

    Fabrizio Lai chitarre, bouzouki e percussioni

    Fabio Useli basso e chitarra

    Antonio Pisano batteria

    Pierpaolo Liori fisarmonica e chitarra

    Tracce Emergenti

    Tracce Emergenti è il nuovo panel del Festival Jazz in Sardegna, dedicato alle produzioni discografiche indipendenti. Un’occasione unica per artisti sardi e nazionali di presentare i loro nuovi progetti musicali in un contesto prestigioso, con esibizioni dal vivo e focus sulle novità del panorama musicale.

    Scopri di più

  • Andrea Andrillo “Fortunate Possibilità” @ Teatro Massimo – T.E.

    Andrea Andrillo “Fortunate Possibilità” @ Teatro Massimo – T.E.

    in collaborazione con S’Ardmusic e Rimas, Sonus e Cantzonis

     

    Disco Libro di Andrea Andrillo e Alessandra Fanti

    L’opera è costituita da un libro di poesie e da un disco di canzoni.

    Le canzoni, quelle di Andrea Andrillo, sono perlopiù istantanee scattate nel momento fatale in cui tutto esplode, quando la vita stessa trova – o perde – significato.

    E sono poesie, quelle di Alessandra Fanti, raccontano l’essere umano nella sua complessa e meravigliosa “imperfezione”, ciò che lo rende unico.

    Se vuoi parlare dell’Universo”, diceva Tolstoj, “parla di casa tua”.

    E’ stato nell’accogliere questo invito che Andrea Andrillo ha iniziato il suo viaggio nella canzone cosiddetta “d’Autore”.

    L’uso del sardo – “lingua viva fra lingue vive” – in canzoni dalla scrittura intensa, piacevole ed originale, scritte sia per intrattenere che per aprire un dialogo condiviso fra l’Autore e il suo Pubblico, lo ha condotto verso un meticciato artistico, linguistico e sonoro di grande interesse che in pochi anni ha fatto di questo Autore un nome di spicco nel panorama autoriale della Sardegna, anche a seguito dei prestigiosi premi che gli sono stati assegnati nel 2021 (Premio Cervo) e nel 2023 (premio della Critica e premio per il miglior testo al Premio Andrea Parodi 2023).

    Andrea Andrillo – voce e chitarra

    Silvano Lobina – basso e arrangiamenti

    Fabrizio Lai – chitarre

    Nicola Vacca – batteria

     

     

    Tracce Emergenti

    Tracce Emergenti è il nuovo panel del Festival Jazz in Sardegna, dedicato alle produzioni discografiche indipendenti. Un’occasione unica per artisti sardi e nazionali di presentare i loro nuovi progetti musicali in un contesto prestigioso, con esibizioni dal vivo e focus sulle novità del panorama musicale.

    Scopri di più

  • Azzurra & Blue Eyed Soul band @ Teatro Massimo – T.E.

    Azzurra & Blue Eyed Soul band @ Teatro Massimo – T.E.

    Azzurra, cantautrice sarda, produce la sua musica dal sapore R’n’B/Neo Soul insieme ad Andrea Aru, ormai dal 2018, per l’etichetta sarda Sonada Music. 

    L’obiettivo del team creativo è di trovare una personale identità sonora che resti aderente alla dimensione del concerto dal vivo ed allo stile musicale dell’artista, maturato anche grazie all’utilizzo della lingua italiana ed al supporto dei musicisti che gravitano attorno al progetto. 

    Sentiremo alcuni dei brani, non ancora editi, del progetto nel quale è contenuto il singolo “Vado Via” (agosto 2024) che sono già da qualche mese ben consolidati nella scaletta del Blue Eyed Soul Concert, e una parte di repertorio che è contenuto nei precedenti lavori discografici dell’artista.

     

    Azzurra Parisi: voce
    Mauro Laconi: chitarra
    Daniele Serpi: tastiere
    Fabio Useli: basso
    Alessandro Sedda: batteria
    Federica Parisi: voce

     

    Tracce Emergenti

    Tracce Emergenti è il nuovo panel del Festival Jazz in Sardegna, dedicato alle produzioni discografiche indipendenti. Un’occasione unica per artisti sardi e nazionali di presentare i loro nuovi progetti musicali in un contesto prestigioso, con esibizioni dal vivo e focus sulle novità del panorama musicale.

    Scopri di più

  • Roundella @ Teatro Massimo – T.E.

    Roundella @ Teatro Massimo – T.E.

    Roundella è un pianeta sonoro. Un mondo, abitato da Francesca Corrias (voce), Mauro Laconi (chitarre), Filippo Mundula (contrabbasso), Gianrico Manca (batteria), in continua ricerca ritmica, melodica e armonica, in cui le influenze si intrecciano senza creare barriere e le differenti personalità dei cinque musicisti trovano una unità completa nel groove e nel beat. Roundella attinge dalle musiche tutte. Dilla beats, canzone, improvvisazione, swing, balanço, rap poetry e molto altro si fondono e danno vita a un suono unico, terrestre ed extraterrestre, del presente e del futuro.

    “Avete realizzato un disco bellissimo, interessante, forse unico nel suo genere nel panorama italiano” – Gegè Telesforo – Soundcheck Radio 24 su Mind The Loop of Mind.

     

    Tracce Emergenti

    Tracce Emergenti è il nuovo panel del Festival Jazz in Sardegna, dedicato alle produzioni discografiche indipendenti. Un’occasione unica per artisti sardi e nazionali di presentare i loro nuovi progetti musicali in un contesto prestigioso, con esibizioni dal vivo e focus sulle novità del panorama musicale.

    Scopri di più

  • Masterclass con Peter Erskine – Accademia del Pop

    Masterclass con Peter Erskine – Accademia del Pop

    Peter Erskine, uno dei batteristi jazz più celebri al mondo, è noto per la sua straordinaria versatilità e il suo tocco raffinato che lo rendendolo una figura di spicco non solo nel jazz ma in una vasta gamma di generi musicali.

    Nella sua carriera artistica Erskine appare in oltre 700 album e colonne sonore di film, ha vinto due Grammy Awards, oltre a un dottorato onorario presso la Berklee School of Music.

    Nella sua lunga carriera artistica Erskine ha registrato ben cinquanta album a suo nome o come co-leader.

    Ha suonato e registrato con le Big Band di Stan Kenton e Maynard Ferguson, Weather Report, Steps Ahead, Joni Mitchell, Steely Dan, Diana Krall, Kenny Wheeler, Mary Chapin Carpenter, The Brecker Brothers, The Yellowjackets, Pat Metheny e Gary Burton, John Scofield.

    Le sue masterclass sono opportunità uniche per batteristi e musicisti di ogni livello di immergersi in un’esperienza formativa ricca di conoscenze tecniche, consigli pratici e ispirazione artistica.

    Durante la masterclass con Peter Erskine, i partecipanti hanno l’opportunità di esplorare in modo approfondito le tecniche di batteria che lo hanno reso famoso.

    Erskine è noto per il suo approccio preciso al timing e al controllo dinamico, e dedica ampio spazio all’insegnamento di come gestire il tempo in modo efficace, adattandosi alle esigenze di ogni pezzo e del contesto musicale.

    Attraverso dimostrazioni pratiche ed esercizi mirati, Erskine guida i partecipanti nello sviluppo di una tecnica che consente loro di suonare con fluidità e musicalità.

    Un aspetto centrale della sua masterclass è l’interpretazione musicale e l’interazione all’interno di un ensemble. Erskine sottolinea l’importanza dell’ascolto attivo e della comunicazione tra i musicisti, spiegando come la batteria possa fungere da ponte tra le varie sezioni di una band. Insegna ai partecipanti come creare groove solidi e coinvolgenti mantenendo sempre una forte connessione con gli altri strumenti e il pubblico.

    Oltre alla tecnica e all’nterazione musicale, Erskine dedica tempo anche alla gestione della carriera e alla professionalità nel mondo della musica. Durante la sessione Erskine condividerà aneddoti e lezioni apprese nel corso della sua lunga carriera, offre preziosi consigli su come orientarsi nel complesso mondo dell’industria musicale mantenendo sempre l’integrità artistica.

    La masterclass di Peter Erskine offrirà un’esperienza educativa completa, combinando istruzione tecnica con ispirazione artistica e saggezza pratica.

    I partecipanti usciranno arricchiti non solo come batteristi, ma come musicisti a tutto tondo, pronti ad affrontare nuove sfide artistiche e professionali.

     

    Per info e prenotazioni accademiadelpop@gmail.com

  • Carlo Amleto – Scherzo n° 1 Opera Prima

    Carlo Amleto – Scherzo n° 1 Opera Prima

    In questo anno Carlo Amleto si è confermato uno dei fenomeni comici più interessanti e acclamati, sia per le numerose partecipazioni a programmi televisivi come Lol Talent, Splendida Cornice, Comedy Match, Stasera tutto è possibile, sia per la sua grande creatività e virtuosismo pop sui social, che gli hanno fatto guadagnare in pochissimo tempo quasi 250k follower per video come Il Dottor Amleto o i “concerti al campanello”, che sono diventati virali e in cui musica e comicità diventano una cosa sola. Altra importante novità di questa stagione è Carlo sarà anche uno degli ospiti fissi di Radio 2 Social Club, lo storico programma di Rai Radio2 ideato e condotto da Luca Barbarossa, e da Ema Stokholma appena arrivata, giunto alla sua sedicesima stagione. 

     

    Nel suo spettacolo Scherzo N°1, Opera Prima, l’artista porta ad un livello superiore la commistione tra comicità e musica, sketch e canzoni del suo primo album Facciamo che io ero, il suo ormai famosissimo Tg0 e la poesia, il tutto sempre guidato da un istinto creativo originale che lo rende un’eccezione nel panorama attuale. Il titolo dello show è preso in prestito in modo ironico dalla musica classica, in cui il termine “Scherzo” indica un componimento, di solito non molto ampio, d’indole vivace e fantasiosa, che si adatta allo spettacolo di Amleto, in cui lui scherza appunto col pubblico usando tutte le note del suo spartito artistico, in un movimento che gli piace definire “allegretto andante”.   

     

    Carlo Amleto è un comico, musicista ed attore che nel 2022 si è fatto conoscere dal grande pubblico grazie alle partecipazioni a Zelig, in prima serata su canale 5, e a Bar Stella su Rai 2 con il suo format Tg0, che è diventato ben presto un tormentone virale da milioni di views sui social. Con l’associazione Officine Buone, è nato il #DottorAmleto, un medico che cura i suoi pazienti attraverso la musica, che è stato molto apprezzato dai musicisti citati come cura, tra cui i Negramaro, Brunori Sas e Samuele Bersani.  A maggio 2023 è uscito il suo primo album “Facciamo che io ero”, in cui convivono tutte le sue anime artistiche: quella musicale, quella comica, e quella attoriale.  

  • R.O.G.L.I.O.

    R.O.G.L.I.O.

    LINEUP:
    Alice Cocco: voce – Chiara Atzori: voce – Caterina Monaco: piano – Matteo Marongiu: contrabbasso – Gianrico Manca: batteria

    INFO:
    R.O.G.L.I.O. è un concetto musicale collettivo creato nel 2023 da un’idea del batterista e compositore Gianrico Manca e il bassista e compositore Matteo Marongiu, il progetto vede la collaborazione di tre giovanissimi talenti della nuova scena isolana, le vocalist Alice Cocco e Chiara Atzori e la pianista Caterina Monaco.

    La band presenta un repertorio di brani composti da Manca e Marongiu spaziando sul terreno della ricerca armonica e ritmica e utilizzando in maniera creativa ma non convenzionale le due voci, non limitandole ad un ruolo melodico ma come due strumenti armonici intrecciati e sostenuti da una ritmica mai statica.

    Le composizioni originali dei R.O.G.L.I.O. nascono da ispirazioni interiori, sociali e politiche che si legano ai punti di riferimento artistici dei 5 musicisti.

  • Philip Lassiter

    Philip Lassiter

    LINEUP:
    Phil Lassiter: voce, tromba, tastiere) – Josje Lassiter: Richie Reichgelt: chitarra – Jordy Kalfsvel: tastiere – Glenn Gaddum Jr.: basso elettrico – Niek de Bruijn: batteria

    Trombettista, compositore e arrangiatore, vincitore di 11 GRAMMY, Philip Lassiter è un poliedrico polistrumentista americano immerso nel funk e nella fusion fin dai tempi in cui era trombettista e arrangiatore della sezione fiati nei New Power Generation di Prince. Lassiter affonda le sue radici nel funk del Texas, nel gospel dell’Alabama, nel jazz di New Orleans e nel soul di Nashville.

    Radicato nel Texas Funk, nell’Alabama Gospel, nel New Orleans Jazz e nel Nashville Soul.

    Philip si è rapidamente guadagnato il rispetto come arrangiatore e trombettista di artisti iconici come: Prince, Kirk Franklin, Ariana Grande, Timbaland, Roberta Flack, Jill Scott, Rodney Darkchild Jerkins, Hamilton con Barack Obama, Cece Winans, Kelly Rowland, Fantasia, Anderson Paak, Yelawolf, Queen Latifah, Al Jarreau, Fred Hammond, The Isley Brothers, Marsha Ambrosia, Ledisi, Johnny Lang, Donald Lawrence, Anthony Hamilton, Richard Smallwood, Karen Clarke, Dorinda Clarke Cole, Bebe Winans, Ricky Dillard, Anita Wilson, Natalie Grant, James Fortune, John P Kee, Anthony Brown, Myron Butler & Levi, Regina Belle, Cory Henry e tanti altri.

    Un periodo a St. Louis gli ha portato la bellezza del rumore di una big band e l’orecchio per l’improvvisazione. Il college in Florida ha sfruttato il suo dono alla tromba, gli ha permesso di farsi strada nella salsa e nel merengue e ha affinato la sua naturale abilità come pianista jazz. Otto anni a Dallas sotto l’ala protettrice di alcuni dei musicisti e produttori più talentuosi del mondo. Kirk Franklin, Fred Hammond, Bernard Wright, Bobby Sparks, Snarky Puppy, Erykah Badu e molti altri hanno ulteriormente ampliato la sua notorietà nell’industria gospel e funk. Philthy è stato intriso dell’anima di un salvatore musicale e dell’energia maniacale di un diavolo deliziosamente decadente. Con l’umorismo e il flusso lirico di Slim Shady prima che il mondo della musica lo divorasse, Philthy potrebbe essere il figlio dell’amore di Andre 3000 e Aretha Franklin, con James Brown che ne ha dato la benedizione.

  • Helge Lien trio feat. Tore Brunborg

    Helge Lien trio feat. Tore Brunborg

    LINE-UP:
    Helge Lien – piano – Johannes Eick – contrabbasso – Knut Aalefjær – batteria – Tore Brunborg – sax tenore

    Il pianista norvegese Helge Lien ha creato il suo stile unico con il suo trio: quasi nessun altro trio con pianoforte è in grado di mantenere l’equilibrio tra le tradizioni del jazz classico e l’arte apparentemente all’avanguardia dell’improvvisazione.

    Con istintiva sovranità, lui e i suoi musicisti hanno sviluppato la propria interpretazione del jazz da camera, caratterizzato da timbri armonicamente complessi, persino onirici. Basandosi sulla potenza lirica di Bill Evans e sull’inebriante gioco malinconico di Esbjörn Svensson, Helge Lien crea una varietà di immagini suggestive, che presenta con mano leggera in costante dialogo con Johannes Eick (basso) e Knut Aalefjær (batteria) e che sono sia nelle registrazioni che anche completamente acceso nelle impostazioni live.

    Dopo la svolta con “Hello Troll” nel 2008, Helge Lien si è concentrato sulle proprie composizioni, lasciando ampio spazio al carattere inconfondibile dei membri della sua band – l’ingegnosità di questo trio sembra non conoscere limiti fino ad oggi. Helge Lien, che oltre al suo progetto di trio è anche in viaggio con altri artisti come Silje Nergaard o Adam Bałdych, ha celebrato il 20° anniversario del suo trio nel 2019 – segnato dall’uscita del doppio album “10”, che allo stesso tempo era il suo decimo album in trio.

    L’Helge Lien Trio ha già ricevuto il Grammy Award norvegese (Spellemannprisen) per l’album Hello Troll (2008) ed è stato nominato nel 2002 per l’album Spiral Circle, nel 2011 con Natsukashii e nel 2017 con Guzuguzu. un’energia ritmica che afferma la vita che conferma che il trio di Helge Lien è qui per restare e tra i più squisiti sostenitori della nobile arte del trio con pianoforte.”

    L’ HELGE LIEN TRIO vedrà la partecipazione del pluripremiato sassofonista norvegese Tore Brunborg, insieme presenteranno il nuovo album Funeral Dance.

  • Monty Alexander

    Monty Alexander

    LINEUP:
    Monty Alexander: piano – Luke Sellick: contrabbasso – Jason Brown: batteria

    INFO:
    Monty Alexander è uno dei più importanti pianisti del mondo, alcune classifiche lo attestano tra i primi cinque pianisti jazz viventi.

    Quasi sessant’anni dopo essersi trasferito negli Stati Uniti da Kingston in Giamaica, sua città natale, il pianista nominato ai Grammy,
    Monty Alexander è un classico americano, in tournée incessante per il mondo con vari progetti, deliziando un pubblico globale attratto
    dalla sua personalità vibrante.

    La sua concezione vivace è informata da verità senza tempo: creazione infinita di melodie, groove effervescenti, voicing sofisticati, uno spirito romantico e una costante predisposizione, come afferma accuratamente Alexander, “a costruire il caldo e scatenare una tempesta.

    Nel corso di ogni performance, Alexander applica quell’estetica a un repertorio che abbraccia un’ampia gamma di espressioni musicali jazz e giamaicane: il songbook americano e il blues, gospel e bebop, calypso e reggae.

    Il modo di suonare di Alexander è influenzato da Art Tatum, Oscar Peterson, Erroll Garner e Wynton Kelly, conserva una forte influenza
    caraibica ma con un significativo sapore bebop e un brillante bilanciamento tra le diverse tradizioni musicali.

    Monty Alexander è una vera icona americana che continua ad avere un’enorme influenza sui musicisti di tutto il mondo. Innumerevoli le sue realizzazioni discografiche documentate in oltre 75 registrazioni a suo nome, oltre alle collaborazioni con nomi leggendari come Dizzy Gillespie, Quincy Jones, Natalie Cole, Tony Bennett, Clint Eastwood, Milt Jackson, Ray Brown, Sonny Rollins e tanti altri.

     

    Luke Sellick bassista, compositore, insegnante. Originario di Winnipeg, in Canada, Sellick è un pilastro della scena musicale di New York e il bassista scelto da molti importanti artisti jazz tra cui Monty Alexander, Russell Malone, Benny Golson e altri.

    Attualmente risiede ad Harlem e si è esibito in tutto il mondo con artisti come; George Coleman, Houston Person, Kenny Barron, Jimmy Greene, Renee Rosnes, Ron Blake, Lewis Nash, Alina Engibaryan, Carl Allen, Peter Bernstein, Donald Vega, Mike LeDonne e moltissimi altri.

     

    Jason Brown si è laureato al Conservatorio di Oberlin, Ohio, sotto la guida di Billy Hart. Per sette anni è stato in tournée e ha registrato con la cantante e compositrice nominata ai Grammy, Carmen Lundy; con Pat Martino è apparso nei principali festival mondiali, come il Jarasum International Jazz Festival e il Rochester Jazz Festival.

    Ha anche lavorato con artisti come Lizz Wright, Cedar Walton, Nicholas Payton, Wayne Escoffery e Kurt Rosenwinkel. Ora un membro chiave del sestetto di Amina Figarova. Jason Brown si è esibito al Joy of Jazz Festival di Johannesburg e nei principali luoghi in Europa e negli Stati Uniti.

    Come leader, Brown è stato un artista in primo piano con la Jazz Philharmonic Orchestra di San Pietroburgo in diverse occasioni e ha portato il suo quintetto, con il sassofonista Steve Grossman. Ha anche guidato le sue band nei principali jazz club di New York e in Europa.