About

Jazz in Sardegna

The finest in jazz since 1980

Jazz in Sardegna nasce nel 1980 per iniziativa di alcuni operatori culturali dell’Arci di Cagliari: Massimo Palmas, Walter Porcedda, Sandro Capriola e Luciana Atzeni. L’occasione fu l’incontro con Isio Saba, fotografo ozierese, da tempo residente a Roma, con importanti conoscenze e amicizie nell’ambito del jazz afroamericano.
Grazie ai variegati rapporti di Isio Saba fu possibile allestire a Cagliari un ricco cartellone di spettacolo con grandi esponenti del jazz internazionale. L’esordio fu al Teatro Massimo di Cagliari, il 19 maggio 1980, con l’Art Ensemble of Chicago: una serata memorabile, con oltre tremila paganti entusiasti, che segnò ufficialmente l’ingresso di Cagliari tra le capitali del jazz internazionale.
Fu proprio quell’esordio scintillante a suscitare l’interesse di Alberto Rodriguez, raffinato intellettuale cagliaritano, giornalista e critico di jazz, con un passato da musicista, che all’epoca era direttore della terza pagina de L’Unione Sarda. 

“Gli eroi e la storia del jazz nella bottega dello stregone”, con questo titolo di grande suggestione Rodriguez presentò l’evento sulle pagine de L’Unione Sarda, contribuendo non poco allo straordinario successo della serata, e diventando di fatto mentore, punto di riferimento e, per alcuni anni, anche direttore artistico del Festival.
Il nucleo originario di Jazz in Sardegna si arricchì rapidamente dell’apporto di altri personaggi di grandi capacità, ognuno dei quali ha lasciato un segno importante nella costruzione di un grande festival, che già dagli anni ’80 veniva universalmente considerato tra i più importanti in Europa. Pietro Zambelli, Riccardo Sgualdini, Michele Palmas, Gabriella Manca, Cristina Scano Rodriguez, Anna Nedrini, Rodolfo Roberti, Angelo Ortu, Luigi Carosi, Memo Siddi, sono solo una parte, la più stabile, di un lungo elenco di operatori che ha annoverato nel corso degli anni, seppur per brevi periodi, anche altre eminenti figure, come lo scrittore Sergio Atzeni.
La passione, l’entusiasmo e le capacità professionali profuse da questo gruppo hanno regalato a Cagliari e alla Sardegna momenti indimenticabili a stretto contatto con pressochè tutti i giganti della musica afroamericana.

Jazz in Sardegna nasce nel 1980 per iniziativa di alcuni operatori culturali dell’Arci di Cagliari: Massimo Palmas, Walter Porcedda, Sandro Capriola e Luciana Atzeni. L’occasione fu l’incontro con Isio Saba, fotografo ozierese, da tempo residente a Roma, con importanti conoscenze e amicizie nell’ambito del jazz afroamericano.
Grazie ai variegati rapporti di Isio Saba fu possibile allestire a Cagliari un ricco cartellone di spettacolo con grandi esponenti del jazz internazionale. L’esordio fu al Teatro Massimo di Cagliari, il 19 maggio 1980, con l’Art Ensemble of Chicago: una serata memorabile, con oltre tremila paganti entusiasti, che segnò ufficialmente l’ingresso di Cagliari tra le capitali del jazz internazionale.
Fu proprio quell’esordio scintillante a suscitare l’interesse di Alberto Rodriguez, raffinato intellettuale cagliaritano, giornalista e critico di jazz, con un passato da musicista, che all’epoca era direttore della terza pagina de L’Unione Sarda. “Gli eroi e la storia del jazz nella bottega dello stregone”, con questo titolo di grande suggestione Rodriguez presentò l’evento sulle pagine de L’Unione Sarda, contribuendo non poco allo straordinario successo della serata, e diventando di fatto mentore, punto di riferimento e, per alcuni anni, anche direttore artistico del Festival.
Il nucleo originario di Jazz in Sardegna si arricchì rapidamente dell’apporto di altri personaggi di grandi capacità, ognuno dei quali ha lasciato un segno importante nella costruzione di un grande festival, che già dagli anni ’80 veniva universalmente considerato tra i più importanti in Europa. Pietro Zambelli, Riccardo Sgualdini, Michele Palmas, Gabriella Manca, Cristina Scano Rodriguez, Anna Nedrini, Rodolfo Roberti, Angelo Ortu, Luigi Carosi, Memo Siddi, sono solo una parte, la più stabile, di un lungo elenco di operatori che ha annoverato nel corso degli anni, seppur per brevi periodi, anche altre eminenti figure, come lo scrittore Sergio Atzeni.
La passione, l’entusiasmo e le capacità professionali profuse da questo gruppo hanno regalato a Cagliari e alla Sardegna momenti indimenticabili a stretto contatto con pressochè tutti i giganti della musica afroamericana.

Irakere 1988, dall'archivio Jazz in Sardegna. Foto di Agostino Mela

Miles Davis, Dizzy Gillespie, Art Blakey, Stan Getz, Gil Evans, Keith Jarrett, Winton Marsalis, Al Jarreau, Don Cherry, Art Ensemble of Chicago, Muhal Richard Abrahams, Max Roach, Herbie Hancock, Freddie Hubbard, Dollar Brand, Ahmad Jaamal, Peter Erskine, Joe Zawinul, Ron Carter, Cecil Mc Bee, Billy Cobham, Milton Nascimiento, Tito Puente, Chick Corea, Sun Ra, Joe Cocker, Bob Dylan, Manhattan Transfer, Andy Summers, Ray Charles, Gilberto Gil, Hermoeto Pascoal, Caetano Veloso, Celia Cruz, Paco De Lucia, John Mc Laughlin, Michel Petrucciani, Gary Burton, James Brown, Fela Kuti, King Sunny Adè, B.B. King, Ornette Coleman, John Zorn, Galliano, Incognito, Jamiroquay, Michael Nyman, John Patitucci, Khaled, Dee Dee Bridgewater, Michel Camillo, Defunkt, Lester Bowie, John Scofield, Steps Ahead, Spyro Gyra, Yellow Jackets, Solomon Burke, e tanti altri.

Dal 2005 l’attività di Jazz in Sardegna è proseguita avviando grandi iniziative come  l’European Jazz Expo, i cui eccezionali risultati conseguiti sono stati possibili grazie all’ingresso di  nuove  e qualificate energie professionali: Giò Piras, Nicola Palmas, Sergio Benoni, Donatella Percivale, Patrizia Pitzianti, Vittoria Rivano, Mattia Palmas, Riccardo Cardia.

Weston Blake, dall'archivio Jazz in Sardegna. Foto di Agostino Mela
Irakere 1988, dall'archivio Jazz in Sardegna. Foto di Agostino Mela
Herbie Hancock per il Festival Jazz in Sardegna del 2019

1980-2020

I 40 anni di Jazz in Sardegna