LINEUP: Billy Harper: sax tenore – Hillel Salem: trumpet – Dabin Ryu: piano – Benjamin Young: contrabbasso – Aaron Scott: batteria
INFO:
Billy Harper: Un’Istituzione del Jazz
Billy Harper è universalmente riconosciuto come una figura leggendaria nel panorama jazzistico internazionale, in particolare nelle tradizioni hard bop e post-bop. La sua influenza va oltre il suo ruolo di sassofonista e compositore, estendendosi ai suoi significativi contributi in numerosi ensemble storici, tra cui: Art Blakey and the Jazz Messengers, Lee Morgan Quintet, Max Roach Quartet, Gil Evans Orchestra, Thad Jones / Mel Lewis Orchestra e Randy Weston’s African Rhythms tra i vari.
Tuttavia, l’eredità più grande che Billy Harper ha lasciato al mondo è rappresentata dagli oltre 50 anni di musica creata per e con il Billy Harper Quintet. Questo ensemble è l’incarnazione completa e perfetta della sua identità musicale e spirituale. È raro trovare un gruppo jazz autentico con oltre mezzo secolo di attività, ed è ancora più raro che tale gruppo offra costantemente un repertorio di musica esclusivamente originale del proprio compositore per un periodo così prolungato.
Le composizioni originali di Billy Harper sono state registrate in album di alcuni dei più grandi nomi del jazz: Lee Morgan ha inciso “Capra Black” e “Croquet Ballet”; Max Roach ha fatto lo stesso con “Call Of The Wild And Peaceful Heart”; Gil Evans ha intitolato interi album con brani di Harper, come “Priestess” e “Thoroughbred”; e Randy Weston ha eseguito e registrato regolarmente la splendida ballata “If One Could Only See”, solo per citarne alcune. Tutto ciò ha avuto origine grazie al Billy Harper Quintet: più di un semplice gruppo jazz, sono il fiore all’occhiello della preziosa eredità di Harper, una storica “istituzione jazz” che ha ispirato, prodotto, custodito e condiviso in tutto il mondo le creazioni musicali di Billy Harper, il più grande “tenore texano” vivente e, a detta di molti, un tesoro nazionale tra i grandi del jazz americano.