Filadelfia è la città natale di molti grandi musicisti, tra di loro Kenny Barron, uno dei maestri indiscussi del pianoforte jazz: Barron ha lavorato con il batterista Philly Joe Jones mentre era ancora al liceo. All’età di 19 anni, si è trasferito a New York City e ha lavorato come freelance con Roy Haynes, Lee Morgan e James Moody dopo averlo sentito suonare al Five Spot. Su raccomandazione di Moody, Barron venne ingaggiato nel 1962 da Dizzy Gillespie senza nemmeno sentirli suonare una nota. Fu proprio in quella occasione che Barron sviluppò un apprezzamento per i ritmi latini e caraibici. Dopo cinque anni con Dizzy, Barron collabora con Freddie Hubbard, Stanley Turrentine, Milt Jackson e Buddy Rich. I primi anni settanta lo videro lavorare con Yusef Lateef, cui Kenny attribuisce un’influenza chiave nella sua arte per l’improvvisazione. Dopo aver collaborato con Ron Carter alla fine degli anni settanta, Kenny formò un trio con Buster Williams e Ben Riley, lavorò anche al fianco di Eddie Lockjaw Davis, Eddie Harris, Sonny Stitt e Harry Sweets Edison. Per tutti gli anni ’80 Barron ha collaborato con il grande sassofonista tenore Stan Getz, facendo tournée con il suo quartetto e registrando diversi album leggendari. Le registrazioni di Kenny Barron per la Verve records gli sono valse nove nomination ai Grammy. Barron vince costantemente i sondaggi dei critici e dei lettori di jazz, comprese le riviste internazionali specializzate. È stato inserito nella “American Jazz Hall of Fame” e ha vinto un “MAC Lifetime Achievement Award”. Ha ricevuto sei volte il premio come miglior pianista dalla Jazz Journalists Association. Che suoni da solo, in trio o in quintetto, Kenny Barron è riconosciuto in tutto il mondo come un maestro dell’esecuzione e della composizione.
Kenny Barron

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