Il Jazz con gli occhi di un Bambino *LAB* di Francesca Romana Motzo
Artista
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Francesca Romana Motzo
Musicista e musicoterapeuta, approfondisce in entrambi gli ambiti la pratica dell’improvvisazione come modalità espressiva dell’individuo. Dalla formazione classica (diploma in clarinetto), si dirige verso la Musica Creativa Istantanea, dedicandosi in modo specifico all’interazione tra i vari linguaggi espressivo-
artistici e collaborando con attori, pittori, scultori, fotografi e danzatori del territorio nazionale ed internazionale. Nel corso degli anni sviluppa la propria identità di musicista performer che dialoga con le arti contemporanee attraverso progetti site specifici dedicati a luoghi od opere d’arte. Negli ultimi anni esplora
il mondo del suono materico grazie al progetto “a tangibile sound” e porta avanti una ricerca sia in campo didattico che performativo, sul legame esistente tra suono e movimento. Lo studio della Musicoterapia le permette di esplorare mondi in forte connessione con la vita e specializzarsi nell’applicazione al coma acuto, stati vegetativi, e cerebrolesioni acquisite cosi come nell’applicazione in gravidanza e postnatale. In campo didattico sperimentale sceglie l’inizio della vita come ambito di ricerca continua, a cui dedica Musica Infanzia, un progetto formativo convenzionato con il Conservatorio di Musica di Cagliari “G.P. Da Palestrina”, rivolta alle neo-famiglie dalla gravidanza fino ai primi 4 anni di vita del bambino. Per il mondo dell’infanzia, con particolare attenzione alla relazione genitore/bambin*, sviluppa progetti unici che mette in connessione con differenti realtà culturali del territorio, come l’Exma – Exhibiting and Moving Arts, Spaziomusica Ricerca, Musei Civici di Cagliari, MACC di Calasetta, Biblioteca Ragazzi città metropolitana di Cagliari, diverse Scuole Civiche di Musica sarde, l’EJE – european jazz expò, Jazz in Sardegna, S’Ard Music, Festival Bimbi a Bordo, Festival Tutte Storie, etc. Altresì consolida le sue collaborazioni con differenti Nidi e Scuole dell’Infanzia della città metropolitana di Cagliari. Insieme alla psicologa perinatale, la Dott.ssa Gisella Congia, crea Le debut de la vie, un equipe interdisciplinare che ha come obbiettivo principale il supporto alla neo-genitorialità e la crescita armonica sia del genitore che del* bambin*. Fa parte del Gruppo di Coordinamento del Tavolo Permanente Musica 0-6 e dello stesso, è referente all’interno del Dipartimento 0-6 del Forum Nazionale per l’Educazione Musicale. Recentemente diviene socia ordinaria del Centro Studi Maurizio Di Benedetto di Lecco e direttrice artistica del “Jazzin’ Family”, contenitore che il Festival Jazz in Sardegna e l’EJE, dedicano alle famiglie ed alla primissima
infanzia. Fermamente convinta che che la Musica o il semplice Suono, siano per l’individuo, elementi che interagiscono con la sfera delle emozioni e degli affetti, coinvolgendolo a livello personale, familiare e socio-culturale, crea
contattosonoro”, contenitore per eccellenza della sua identità professionale formata dal moto perpetuo delle tre parti che la compongono: Arte – Terapia – Didattica.
Il Jazz con gli Occhi di un Bambino *LAB* di Francesca Romana Motzo
…aspettando la JAM session con la guest musician di quest’anno!
Percorso preparatorio per entrare in confidenza con le condotte sonoro-musicali basate sull’improvvisazione, mood principale della musica jazz.
(7-14-21-28 Settembre dalle ore 17 alle 18 – Via Falzarego 35, Cagliari)
Per questa VI edizione del progetto “Il Jazz con gli occhi di un bambino”, ideato e condotto dalla musicista e musicoterpeuta Francesca Romana Motzo ed in programma per il 42° Festival Jazz in Sardegna, nuova casa e nuove modalità di partecipazione!
Abbiamo deciso infatti di coinvolgere anche famiglie esterne al gruppo Contattosonoro di Musica Infanzia che da vita a questo progetto, perchè ogni anno in tanti ci chiedete di poter partecipare. Sarà una splendida occasione per vivere la musica come esperienza vitale e con una forte condivisione tra genitori e bambine-i, che avranno modo di vivere un piccolo percorso preparatorio per entrare in confidenza con le condotte sonoro-musicali basate sull‘improvvisazione, mood principale della musica jazz.
INFORMAZIONI
CHI
• n.8 posti disponibili per nuclei familiari composti da genitore + bambina-o cadauno, di un’età compresa tra 22 e 28 mesi.
QUANDO
• Il Lab si svolgerà durante i mercoledì pomeriggio di settembre (7.09 – 14.09 – 21.09 – 28.09), la durata di ogni incontro sarà di 1 ora, dalle 17 alle 18. La Jam invece, si terrà la mattina di sabato 1 ottobre 2022, all’interno della programmazione del Festival ed avrà ugualmente una durata di 1 ora circa.
DOVE
• Tutti gli incontri del Lab si terranno presso la sala E. D’Arborea del Polo Bibliotecario BIXInAU di Via Falzarego 35 a Cagliari. La Jam si terrà invece, in M3 del Teatro Massimo di Cagliari.
QUANTO
• La quota di partecipazione all’intero progetto è di € 80,00+commissioni (Lab+Jam).
Per maggiori informazioni inviare una email a contattosonoro@gmail.com
IL PROGETTO
Il Festival consolida legami già esistenti nel territorio e da quest’anno, definisce un nuovo comparto nella sua programmazione, dedicato alle neo-famiglia e dunque ai piccolissimi, che possa contenere una progettualità adesa alla fascia d’età coinvolta, coerente con i principi del festival ed assolutamente visionaria ed innovativa.
Il jazz con gli occhi di un bambino nasce nel 2016 dal confronto dinamico di Michele Palmas e Francesca Romana Motzo, desiderosi di avvicinare due mondi musicali apparentemente distanti, quello degli adulti e quello dell’infanzia, e volendo rendere la musica una reale esperienza di vita per tutt*, mettendo in campo estrema cura, professionalità e competenza nello sviluppo e realizzazione del progetto!
Il progetto si avvale di un’esperienza pluriennale, entrando in forte connessione con il percorso di crescita del bambino, includendo la figura del genitore e vedendo la musica come un elemento imprescindibile di espressione, comunicazione e relazione. Nella fascia d’età zerotre si sperimenta la libertà espressiva legata al suono ed al movimento, attraverso un percorso dove vengono attivate e sviluppate la capacità esplorativa, il dialogo sonoro e la personale creatività, in modo tale da acquisire una competenza sull’improvvisazione, derivata da un forte vissuto condiviso.
Un percorso dove l’unicità di ognuno viene protetta, valorizzata e guidata fino a creare un gruppo, capace di suonare e risuonare insieme, in un’esperienza ogni volta ricca di emozioni tradotte in musica: quelle di un genitore che ritorna libero di esplorare in modo non convenzionale e di un bimbo che si sente accolto, ascoltato e supportato a far emergere le sue innumerevoli soluzioni sonore.
Cosa accadrebbe se una libera improvvisazione ne incontrasse una “convenzionalmente” più strutturata, come per esempio quella di un musicista jazz?Questa è la domanda che ci poniamo ogni anno e per la quale cerchiamo una risposta, realizzando incontri musicali di rara bellezza, tra il gruppo partecipante e la guest musician che ad ogni edizione cambia, generando il meraviglioso viaggio di questo progetto.
Nulla viene “trasformato” per essere a misura di bambin*; si mantiene solo la cura che richiede l’organizzare un’esperienza che contenga elementi così sensibili e perchè possa emergere ed essere vissuto, l’incontro… tra due differenti poetiche. Una gruppale, a volte primordiale, libera nella sua espressione e che include ogni singola unicità, nei tempi, nei modi, in un agire connesso per canali che solo all’inizio della vita brillano di luce propria. L’altra, strutturata, potente, decisa, vibrante, di un o una musicista che ha compiuto un lungo viaggio, definendo la propria identità sonoro-musicale, per le mille scelte compiute, per la ricchezza degli infiniti dialoghi instaurati e che sicuramente, contiene ancora uno spazio possibile dove un tale incontro possa avere vita.