LA MUSICA CHE GIRA IN TONDO – Matteo Leone Quartet – 16.06.2024
Data
- 16 Giu 2024
- Passato
Ora
- 11:00 - 12:00
Luogo
Costo
- €20,00
Artisti
-
Francesca Romana Motzo
Musicista e musicoterapeuta, approfondisce in entrambi gli ambiti la pratica dell’improvvisazione come modalità espressiva dell’individuo. Dalla formazione classica (diploma in clarinetto), si dirige verso la Musica Creativa Istantanea, dedicandosi in modo specifico all’interazione tra i vari linguaggi espressivo-
artistici e collaborando con attori, pittori, scultori, fotografi e danzatori del territorio nazionale ed internazionale. Nel corso degli anni sviluppa la propria identità di musicista performer che dialoga con le arti contemporanee attraverso progetti site specifici dedicati a luoghi od opere d’arte. Negli ultimi anni esplora
il mondo del suono materico grazie al progetto “a tangibile sound” e porta avanti una ricerca sia in campo didattico che performativo, sul legame esistente tra suono e movimento. Lo studio della Musicoterapia le permette di esplorare mondi in forte connessione con la vita e specializzarsi nell’applicazione al coma acuto, stati vegetativi, e cerebrolesioni acquisite cosi come nell’applicazione in gravidanza e postnatale. In campo didattico sperimentale sceglie l’inizio della vita come ambito di ricerca continua, a cui dedica Musica Infanzia, un progetto formativo convenzionato con il Conservatorio di Musica di Cagliari “G.P. Da Palestrina”, rivolta alle neo-famiglie dalla gravidanza fino ai primi 4 anni di vita del bambino. Per il mondo dell’infanzia, con particolare attenzione alla relazione genitore/bambin*, sviluppa progetti unici che mette in connessione con differenti realtà culturali del territorio, come l’Exma – Exhibiting and Moving Arts, Spaziomusica Ricerca, Musei Civici di Cagliari, MACC di Calasetta, Biblioteca Ragazzi città metropolitana di Cagliari, diverse Scuole Civiche di Musica sarde, l’EJE – european jazz expò, Jazz in Sardegna, S’Ard Music, Festival Bimbi a Bordo, Festival Tutte Storie, etc. Altresì consolida le sue collaborazioni con differenti Nidi e Scuole dell’Infanzia della città metropolitana di Cagliari. Insieme alla psicologa perinatale, la Dott.ssa Gisella Congia, crea Le debut de la vie, un equipe interdisciplinare che ha come obbiettivo principale il supporto alla neo-genitorialità e la crescita armonica sia del genitore che del* bambin*. Fa parte del Gruppo di Coordinamento del Tavolo Permanente Musica 0-6 e dello stesso, è referente all’interno del Dipartimento 0-6 del Forum Nazionale per l’Educazione Musicale. Recentemente diviene socia ordinaria del Centro Studi Maurizio Di Benedetto di Lecco e direttrice artistica del “Jazzin’ Family”, contenitore che il Festival Jazz in Sardegna e l’EJE, dedicano alle famiglie ed alla primissima
infanzia. Fermamente convinta che che la Musica o il semplice Suono, siano per l’individuo, elementi che interagiscono con la sfera delle emozioni e degli affetti, coinvolgendolo a livello personale, familiare e socio-culturale, crea
contattosonoro”, contenitore per eccellenza della sua identità professionale formata dal moto perpetuo delle tre parti che la compongono: Arte – Terapia – Didattica. -
Matteo Leone
Matteo Leone nasce a Carbonia da una famiglia di tradizione musicale che sostiene i suoi studi musicali sin dalla tenera età. Inizia percussioni nella banda di Calasetta e prosegue a Bologna dove scopre il jazz, con particolare propensione alle avanguardie. Successivamente si dedica alla batteria jazz presso il Conservatorio di Cagliari ed investe molto del suo tempo allo studio della chitarra e del blues. Dopo un processo di ricerca della cultura afroamericana in tutte le sue sfaccettature sente il bisogno di tornare alle sue origini. L’Africa e Calasetta. Il Tabarchino, lingua parlata nel suo paese, ne fa cornice. Attualmente collabora con Don Leone, Snake Platform, Nuit Tzigane Ha suonato in svariati festival, come IBC Memphis, Ztiget Festival, Blues Rules, Narcao Blues, Sant’Anna Arresi Jazz, Rocce rosse e tanti altri Tournee negli USA e in Giappone Vincitore dell’Italian Blues Challenge del 2017 con il Duo Leone, ha rappresentato l’italia nel European Blues Challenge a Hell (Norvegia), arrivando al 4rto Posto e all’International Blues Challenge a Memphis (TN) arrivando alle Semifinale. Vincitore Premio Parodi 2021. I suoi lavori esprimono un meticciato di stili, timbri, esperienze e alchimie ritmiche che creano uno spazio sonoro unico dove il tabarchino, lingua antica e riconosciuta del Mediterraneo, interseca memoria e presente. I temi che necessita approfondire in costante moto perpetuo cantano di radici, rispetto del ricordo, di cammino e di viaggio. Terra, mare e deserto. Africa e Mississippi. Nel blues non basta suonare bene, bisogna anche avere cuore e cioè quella sensibilità ed energia emotiva in grado di sintetizzare i sentimenti, propri e altrui, con le parole giuste, al servizio del proprio dono.
Matteo Leone Quartet – 16.06.2024
Avviato sin da giovanissimo allo studio della musica, dopo una parentesi di un anno in Mauritania, Matteo dà avvio alla sua formazione nella banda del suo paese, Calasetta, nella sezione percussioni. Continua il suo percorso musicale a Bologna, dove scopre il jazz e le avanguardie.
Tornato in Sardegna, si iscrive al Conservatorio di Musica Cagliari per lo studio della batteria jazz.
Un lungo viaggio negli USA lo avvicina al mondo del blues. Fonda i Don Leone con Donato Cherchi (voce) con cui si impone all’Italian Blues Challenge del 2017, accede alle finali europee 2018 a Hell (Norvegia) e alle semifinali dell’International a Memphis.
Vincitore assoluto del Premio Parodi nel 2021 e finalista del Festival Musicultura del 2022, ha partecipato al 42° Festival Internazionale Jazz in Sardegna/European Jazz Expo al Teatro Massimo di Cagliari.
Nel 2023 pubblica Raixe, il suo nuovo disco prodotto, registrato e mixato da Michele Palmas per S’ardmusic e distribuito da Egea Music. Un lavoro in cui Matteo Leone si allontana dall’inglese del blues, scegliendo la sua lingua natale, il tabarchino, emblema della contaminazione tra popoli e culture.
La sua lingua narrante è il tabarchino,
il dialetto di Calasetta,
un misto di ligure, arabo e un pizzico di maltese.
I temi e le storie sono quelle ricorrenti nella sua poetica: quelle del cammino e del viaggio, che lo hanno condotto in giro per il mondo; quelle del ricordo e della conservazione delle cose che lo circondano; quelle del desiderio di dialogo tra culture diverse e della volontà indomabile di trovare luoghi in cui vivere.
Per questo concerto porterà una nuova versione di SAADA con vecchi e nuovi compagni di avventura. Progetto di world music, che fa capo alla musica Magrebina, con particolare riguardo verso la musica Marocchina e la musica Gnawa, diviene sempre più una metafora del viaggio capace di includere ad ogni tappa, suoni e musiche narranti terre di antichi popoli del Mediterraneo e dell’Africa, luogoper lui, particolarmente amato.
Grazie alla poetica di Brahim Khamlichi (Khamanjah,Oud, Percussioni, Voce), Vincenzo Mazza (percussioni), Carlo Spiga (launeddas e live electronic) e naturalmente dello stesso Matteo Leone (Chitarra, Guembri, Percussioni, Voce), il pubblico verrà avvolto da una musica senza confini che ben si sposa con la mission di questa rassegna musicale, ancora più all’interno di questa dedica cosi preziosa e sensibile, che per la prima volta Jazzin’Family, rivolge alla gravidanza.
Di lui scrive Massimo Carlotto “Non c’è brano che non conduca, chi ascolta, lungo rotte di pura emozione”