Abbonamenti Jazz in Sardegna – European Jazz Expo 2022
4 Agosto 2022
Aperta la prevendita degli abbonamenti
Dalle ore 18.30 del 4 Agosto 2022 sono disponibili gli abbonamenti del 42° Festival Internazionale Jazz in Sardegna – European Jazz Expo.
Acquistando gli abbonamenti, con scelta del posto numerato sulla pianta del Teatro Massimo di Cagliari, si potrà accedere a tutti i concerti in programma dal 30 Settembre al 2 Ottobre.
Gli abbonamenti sono disponibili in 3 ordini di prezzo:
Poltronissima (prime 10 file della platea) : € 75 compresi diritti di prevendita
Poltrona (seconda parte della platea): € 60 compresi diritti di prevendita
Loggia : € 50 compresi diritti di prevendita.
Gli abbonamenti sono in vendita online (circuito Sardinia Ticket) a questo link.
Ti invitiamo a visitare la pagina Programma per rimanere aggiornato su eventuali variazioni.
Svelati i nomi di altri tre protagonisti della 42° edizione del Festival Internazionale Jazz In Sardegna – European Jazz Expo!
Il 2 ottobre il Jean Toussaint Quintet, con una stellar line-up inglese, presenterà in anteprima le musiche del suo nuovo album in uscita intitolato “Jean Toussaint: Songs for Sisters Brothers and others“.
Il Richard Bona & Alfredo Rodriguez Trio arriva invece il 30 settembre con un live show i saprà dimostrare come i loro background musicali unici, possono unirsi in modo coeso per produrre suoni appassionanti.
Appuntamento al 2 ottobre con l’Antón Cortés Trio, capitanato dal giovane pianista originario di Palma di Maiorca, che sta indubbiamente rivoluzionando il flamenco in terra spagnola con il suo modo unico e autodidatta di suonare il pianoforte, un metodo esclusivo, innovativo e spontaneo.
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Svelati i nomi di altri tre artisti protagonisti della 42° edizione del Festival Internazionale Jazz In Sardegna – European Jazz Expo!
Con il progettoFurious Mingus Revisited (2 ottobre), Furio Di Castri e la sua band composta da Giovanni Falzone, Achille Succi, Fabio Giachino e Mattia Barbieri, omaggiano il grande jazzista Charles Mingus.
Appuntamento il 1 ottobre con la Jazz Brigade Feat. Dorrey Lin Leyes, band stellare della scena jazz internazionale, capitanata dal sassofonista, compositore, produttore musicaleSylwester Ostrowski.
Sul palco del Teatro Massimo di Cagliari, il 30 settembre, la presentazione dello spettacolo Mediterraneum a cura di Danilo Rea: un racconto in musica con le foto di Pino Ninfa.
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Fuori i primi nomi dei musicisti protagonisti della 42° edizione del Festival Internazionale Jazz In Sardegna – European Jazz Expo!
Sul palco del Teatro Massimo di Cagliari arrivano il Jeremy Pelt Quintet (2 ottobre), Gianluca Petrella ft. Soweto Kinch con il progetto Cosmic Renaissance (1 ottobre) e la prima mondiale di Play Petrucciani (30 settembre), omaggio al pianista francese Petrucciani, a cura di Chano Domínguez e Flavio Boltro.
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Fuori le date della 42° edizione del Festival Internazionale Jazz In Sardegna – European Jazz Expo! Dal 30 settembre al 2 ottobre torna lo storico festival jazz isolano con tre imperdibili giornate in musica da vivere tutte d’un fiato al Teatro Massimo di Cagliari!
Nella programmazione dell’EJE ’22: 12 concerti dal vivo, oltre 30 artisti, showcase, seminari, mostre iniziative per i più piccoli e tanto altro.
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Siamo giunti alla quinta edizione dell’evento sonoro-musicale dedicato ai piccolissimi, progetto ideato e condotto dalla musico-terapeuta di contattosonoroFrancesca Romana Motzo, in coproduzione con S’Ard Music e collaborazione con Jazz in Sardegna e European Jazz Expo.
Quando la musica diventa esperienza di vita!
Un’idea, un progetto, un incontro dei sensi che nasce da una propedeutica musicale capace di includere l’inizio della vita, fin dalla gravidanza, nel pieno rispetto dell’espressività sonora possibile per ogni fascia d’età.
Il progetto si avvale di un’esperienza pluriennale, dove la propedeutica musicale dialoga profondamente con il percorso di crescita del bambino, include la figura del genitore e vede la Musica come un elemento imprescindibile di espressione, comunicazione e relazione.
contattosonoro consolida un percorso che, nei primi tre anni di vita del bambino, struttura una didattica musicale mirata e specifica per queste tenere fasce d’età, dove la relazione genitore-figlio si immerge in un’esperienza non-verbale pressoché totale, affinché l’espressività sonora dell’adulto e del neonato/bambino, entrino in comunicazione profonda.
Nella fascia d’età zerotresi sperimenta la libertà espressiva legata al suono ed al movimento, attraverso un percorso dove vengono attivate e sviluppate la capacità esplorativa, il dialogo sonoro e la personale creatività, in modo tale da acquisire una competenza sull’improvvisazione, derivata da un forte vissuto condiviso.
Un percorso dove l’unicità di ognuno viene protetta, valorizzata e guidata fino a creare un gruppo, capace di suonare e risuonare insieme, in un’esperienza ogni volta ricca di emozioni tradotte in musica: quelle di un genitore che ritorna libero di esplorare in modo non convenzionale e di un bimbo che si sente accolto, ascoltato e supportato a far emergere le sue innumerevoli soluzioni sonore.
Sicuramente, ad ogni edizione, si ha la possibilità di svelare un elemento nuovo di quella che fu inizialmente una felice intuizione motivata dal valore restituito, all’espressività possibile nella prima infanzia.
Il resoconto della V edizione del progetto
Secondo Francesca Romana Motzo “L’osare di questo progetto risiede nella possibilità di un atto performativo generato dalla qualità di presenza di tutt* i partecipanti. Nulla viene trasformato per essere a misura di bambin*; si mantiene solo la cura che richiede l’organizzare un’esperienza che contenga elementi così sensibili e, perché possa emergere ed essere vissuto, l’incontro tra due differenti poetiche.
Una gruppale, a volte primordiale, libera nella sua espressione e che include ogni singola unicità, nei tempi, nei modi, in un agire connesso per canali che solo all’inizio della vita brillano di luce propria.
L’altra, strutturata, potente, decisa, vibrante, di un o una musicista che ha compiuto un lungo viaggio, definendo la propria identità sonoro-musicale, per le mille scelte compiute, per la ricchezza degli infiniti dialoghi instaurati e che sicuramente, contiene ancora uno spazio possibile dove un tale incontro possa avere vita.
L’immagine è sempre quella della danza… Di un corpo vibrante che ne attira un altro ed un altro ancora, fino a rientrare tutt* nella medesima pulsazione, ognun* a proprio modo. E quest’anno, di danza, in parte, si è proprio trattato.
Questa è stata la risposta più istintiva che quasi tutt* i bambin* hanno dato alla Voce di Mario Incudine. Una loro prima volta nell’ascolto di uno strumento così intenso e portato con così tanta memoria storica. Ascoltare, il primo impatto. Osservare, come se fosse l’unico modo per assorbire con ogni cellula del corpo. E poi danzare, per risuonare insieme. E solo dopo, trovare ognuno la propria risposta sonora, a quel canto cosi coinvolgente.
Questa 5° edizione del “Jazz con gli occhi di un bambino” ha visto come protagonisti il gruppo Jazzy Bimbi Lab -genitori, bambine e bambini della classe 12/24 mesi provenienti dalcorso Musica Infanzia aa 2020/21, ideato da contattosonoro e convenzionato con il Conservatorio di Musica P.Da Palestrina di Cagliari.
I partecipanti insieme alla guest musician di quest’anno, Mario Incudine, si sono ritrovati per l’evento del 41° Festival Jazz in Sardegna 2021, sabato 16 ottobre alle ore 10:30, presso la sala Teatro del Polo Bibliotecario BIXInAU, polo che ospita il corso annuale di Musica Infanzia grazie alla Biblioteca delle Arti e dei Mestieri del Teatro del Sale.
L’esperienza sonoro-musicale, che ha accolto la jam session tra il musicista ospite di quest’anno ed il gruppo partecipante, è stata condotta dalla musicista – musico-terapeuta Francesca Romana Motzo.
Un dialogo sonoro-musicale che vuole avere l’ambizione di un incontro e di uno scambio profondo tra un musicista jazz e un gruppo di piccole improvvisatrici ed improvvisatori insieme ai loro genitori, che arricchisca entrambe le parti e, soprattutto, consolidi la motivazione principale: la musica non solo come un percorso di acquisizione di competenze, ma come fondamentale esperienza di vita.“
È stato presentato sabato 17 ottobre 2021, in occasione del 41° Festival InternazionaleJazz in Sardegna. Imparo Musica vede in prima fila l’impegno di Jazz in Sardegna, il grande divulgatore musicale Giovanni Biettie la startup cagliaritana Billalo
“Italiafanalino di coda nella diffusione della conoscenza della musica.”
È la premessa di uno dei progetti più innovativi degli ultimi anni in tema “formazione del pubblico”, ImparoMusica, il progetto promosso da Jazz Italian Platform, associazione che raccoglie i principali jazz festival italiani.
È stato presentato nella suggestiva cornice della sala panoramica del T-Hotel di Cagliari da Massimo Palmas, ideatore del progetto, fondatore e direttore artistico di Jazz in Sardegna, da Giovanni Bietti, illustre divulgatore musicale nonché compositore, musicista e musicologo, e Nicola Palmas, founder dell’innovativa startup cagliaritana Billalo.
Nelle parole dei protagonisti, Imparo Musica è un “progetto ambizioso” ma probabilmente è anche la “scoperta dell’acqua calda”, visto l’enorme patrimonio derivante dagli archivi dei festival jazz italiani, la contemporanea carenza dal punto di vista della conoscenza musicale tra i giovani in Italia e la maturità tecnologica e digitaleper mettere in piedi una grande piattaforma dedita alla divulgazione della conoscenza musicale tra i giovani e non solo.
Nella realtà dei fatti ImparoMusica è una startup che inizia il suo viaggio alla scoperta delle necessità di un mercato fatto dai futuri fruitori e apprezzatori della musica di qualità. Un viaggio che potrà essere arricchito dai contributi derivanti appunto dagli archivi dei festival, dei professionisti dell’industria musicale, formando e forgiando una nuova leva di pubblico che dovrà costituire il cuore pulsante del movimento culturale e musicale di domani.
Sul sito www.imparomusica.it è stata aperta una call to action per raccogliere i primi feedback ed impressioni e sviluppare la piattaforma che, nella testa degli ideatori, “dovrà rimanere gratuita grazie al sostegno pubblico delle istituzioni, ma anche privato di sponsor, fondazioni bancarie ed altri portatori d’interesse”.
Jazz in Sardegna riparte da Cagliari con l’edizione forse più difficile
e per questo tra le più significative
“Ce l’abbiamo fatta. Nonostante le gravi difficoltà incontrate, derivanti in buona parte dall’emergenza Covid 19, ma anche dalle tante, troppe, inadeguatezze di chi avrebbe dovuto attutirne gli effetti devastanti…”.
È l’inizio del racconto del 41^ Jazz in Sardegna affidato all’editoriale della Jazzine a firma del direttore artistico Massimo Palmas che sottolineava la grande soddisfazione per una ripartenza che a poche settimane dall’inizio del festival, appariva ancora appesa al filo dell’incertezza. Mai prima d’ora infatti si era verificata una situazione tale da non poter pubblicizzare il programma e aprire le vendite dei biglietti fino a due settimane prima di un evento di questa portata.
Il rischio è stato davvero grande, ma ciò che ci ha spinto ad andare avanti è stata la consapevolezza di poter contare sul sostegno incondizionato di un pubblico competente e appassionato, che ha acquistato gli abbonamenti a busta chiusa, sapendo che anche questa volta non avremmo tradito la sua fiducia consentendoci di conseguire risultati impensabili alla vigilia: una media di 750 presenze giornaliere nelle quattro giornate, oltre 300 abbonamenti e tanti appassionati che hanno assistito agli oltre 20 concerti tra il Teatro Lirico di Cagliari, l’Auditorium del Conservatorio ed il T-Hotel.
Un grande pubblico che è stato a sua volta ricambiato con un cartellone di eccezionale livello artistico che ha fatto rivivere i fasti delle indimenticabili edizioni degli anni ’80. Sono questi gli elementi che hanno reso possibile superare con successo le prove più difficili, ivi compresa quella derivante dall’essere stato il primo in Italia a confrontarsi con le inedite problematiche connesse alla repentina riapertura dei teatri al 100% della capienza.
Quella del 2021 è stata tra le edizioni con il più alto focus su sinergie virtuose, come quella con il Teatro Lirico per la co-produzione originale Mimì: da sud a sud sulle tracce di Domenico Modugno, che ha aperto il festival giovedì 14 ottobre 2021.
Le collaborazioni si susseguono e così viene allestita all’aeroporto di Cagliari-Elmas la mostra fotografica “Jazz in Sardegna Legends & Isio Saba”, visitabile nell’area partenze fino a fine ottobre grazie alla collaborazione con Sogaer.
Che dire dell’apporto dell’istituto Accion Cultural Espanola, che ha favorito l’allestimento del panel “Spagna Ospite d’Onore” curato da Massimo Di Stefano con i concerti dei grandi Chano Dominguez e Antonio Lizana con il loro Cuarteto Flamenco, di Jorge Pardo, Carles Benavent e Tino Di Geraldo, di Maria Toro e di Moises Sanchez.
Non solo nuove collaborazioni, in questa edizione infatti non sono mancate quelle che hanno caratterizzato Jazz in Sardegna negli ultimi 20 anni: il panel S’Ard Music Festivalha saputo ancora una volta integrare, nella variegata programmazione dell’EJE, alcune tra le migliori nuove proposte made in Sardinia firmate S’Ard Music.
Sinergie che portano non solo i propri frutti sul palcoscenico, ma che si propongono anche di seminare, costruire reti, formare il pubblico e rilanciare l’offerta della musica jazz. È il caso del progetto ImparoMusica, lanciato da Jazz in Sardegna per conto di Jazz Italian Platform, con la partecipazione del maestro Giovanni Bietti e della startup Billalo, oltre al ruolo fondamentale di Jazz in Sardegna e gli altri festival riuniti in JIP.
La formazione del pubblico è una tematica cara che abbraccia diverse iniziative, come il progetto “Il jazz con gli occhi di un bambino” giunto alla quinta edizione. L’evento sonoro-musicale dedicato ai piccolissimi è ideato e condotto dalla musicoterapeuta di Contattosonoro Francesca Romana Motzo, in coproduzione con S’Ard Music e collaborazione con Jazz in Sardegna.
EJE 2021 è stato anche il momento per richiamare l’attenzione sul fondamentale ruolo delle big band e della circuitazione internazionale all’interno dei jazz clubper sostenere il movimento: sono stati 30 i direttori di festival e jazz club europei a partecipare al festival e sottoscrivere l’accordo Euro Jazz Club Conference, un impegno per il sostegno delle big band e del jazz a 360° in tutta Europa.
Un Festival che nelle sue operazioni organizzative, di comunicazione e di vitalità si è svolto largamente al T Hotel, ospitando gli artisti, gli uffici produzione, le conferenze e gli incontri, i momenti conviviali e gli appuntamenti mediatici.
Infine, la mobilità, sostenibile grazie all’apporto della partnership con Playcar che ha consentito gli spostamenti di operatori, artisti e pubblico durante la 4 giorni dello European Jazz Expo 2021.
La 41esima edizione del Festival Internazionale Jazz In Sardegna – European Jazz Expo conquista Cagliari regalando agli spettatori un’edizione indimenticabile.
Eje21 – Day 4
Mentre Moisés Sanchez Ensemble, per il cartello Spagna Ospite D’Onore promosso dall’Acción Cultural Española (AC/E), ha portato il pubblico in viaggio in un mondo parallelo con il suo progetto su Bartok, Dave Holland e John Scofield lo hanno letteralmente conquistato con il loro attesissimo concerto da triplo bis.
L’ultima giornata dell’EJE21 è proseguita con l’Euro Jazz Club Conference e la firma del manifesto che unisce i jazz clubd’Europa intorno all’obiettivo di diffondere, con veri e propri scambi culturali, la musica jazz in tutte le sue forme.
Con gli spettacoli della sera all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari la Sardegna ha portato sul palco il meglio delle voci al femminile della scena isolana con Stefania Secci Rosa e le Balentes,due fiori all’occhiello della musica Made in Sardinia, mentre nel frattempo Valter Paiola e la sua orchestra presentavano i loro arrangiamenti originali al T-Hotel con la seconda data dello spettacolo Califano Latino.
I Butcher Brown, collettivo di musicisti US based dall’impronta jazz, funk e rock, con il loro stile originale e dinamico chiudono tra gli applausi del pubblico entusiasta l’Eje21.
Appuntamento al prossimo anno con un’altra edizione del Festival Internazionale Jazz In Sardegna-European Jazz Expo!
Entriamo nel vivo del festival con la terza giornata dell’Eje Expo. Dopo la presentazione della piattaformaIMPAROMUSICA al T-Hotel di Cagliari e il concerto del progetto “Il jazz con gli occhi di un bambino” di Francesca Romana Motzo, i ritmi latini e i cori dello spettacolo di Walter Paiola Big Bang Band con il suo “Califano Latino” hanno aperto la serata dei live shows all’Auditorium del Conservatorio di Cagliari.
Il María Toro Quartet, promosso dall’associazione Acción Cultural Española (AC/E), ha portato sul palco i suoni della sua terra d’origine con un concerto che ha abbracciato il folklore, il flamenco e il jazz nei brani del suo ultimo disco “Fumé“.
Con l’Avishai Cohen Trio ed il suo concerto ricco di improvvisazioni caratteristiche di questo straordinario musicista, termina il day 3 del festival.
Appuntamento questa mattina alle 11:00 all’Auditorium, con i musicisti protagonista della quarta e ultima giornata dell’Eje21.